
Il circo capovolto
di e con Andrea Lupo
diretto da Andrea Paolucci
musiche originali David Sarnelli
una produzione Teatro delle Temperie
con il sostegno della Provincia di Bologna e della Regione Emilia Romagna
liberamente tratto dal romanzo di Milena Magnani
* vincitore del Roma Fringe Festival edizione 2017: miglior drammaturgia, miglior attore e premio del pubblico
* vincitore del Palio Ermo Colle 2020: premio del pubblico
* vincitore del premio Mauro Rostagno 2021: premio del pubblico
* spettacolo premiato al Catania Off Fringe Festival 2022
durata: 60’
genere: monologo
Due storie parallele ma strettamente intrecciate, quella di Branko e quella di suo nonno Nap’apò, due generazioni di rom in questa Europa in cui le etnie nomadi hanno vissuto e vivono ancora vite separate, vite “a parte”. Una generazione è finita nei campi di concentramento, la successiva nei campi rom alle periferie delle grandi città.
Branko Hrabal in fuga dall’Ungheria si rifugia in un campo rom in Italia. Porta con sé dieci scatoloni contenenti quel che rimane del famoso circo ereditato da suo nonno. Circo che ha dovuto bruscamente interrompere la sua attività durante la Seconda Guerra Mondiale, quando i nazisti ne hanno prima rinchiuso e poi sterminato tutti gli artisti. Branko non sa che farsene di questa eredità pesante ed ingombrante. Ma nel campo trova un gruppo di bambini curiosi che lo obbligano a raccontare la storia di quel circo, che è la storia della sua famiglia e che è in sintesi la storia dell’Europa da cui tutti discendiamo.
Branko si trova così a ripercorrere l’epopea della propria famiglia, dalla gioia, dall’incantamento e dallo stupore che il circo di suo nonno sapeva portare in giro per tutta Europa, fino alla fuga, alla deportazione, alla reclusione e allo sterminio. Sette bambini lo ascoltano con occhi pieni di incantamento e trovano finalmente fra un trapezio, cinque clave e qualche vecchio costume una nuova speranza di riscatto e di felicità.
Fra gente del campo che non è neppure più in grado di immaginare un domani per sé e per la propria famiglia c’è ancora invece chi riesce a vedere una possibilità di futuro: quei sette bambini che trasformano la storia della famiglia di Branko in energia nuova e voglia di riscatto. Nascosti nelle cantine di un vecchio palazzo abbandonato, ispirati da Branko lavorano sodo e alla fine riescono a dar vita ad un nuovo circo… un loro nuovo circo… un circo sottoterra… un circo capovolto.
“Un vortice in cui memoria, appartenenza, sangue si mescolano a guerra, deportazioni, tradimenti, fughe e vendette. Uno spettacolo commovente e travolgente. Favola, confessione, epopea familiare, Storia collettiva. In cui i tragici eventi raccontati acquistano una luce particolare, tramite il filtro dello sguardo curioso e incantato dei bambini e l’incombente presenza della magia dello “szerelem”; quell’amore per l’arte che dalle vene della stirpe Hrabal arriva direttamente a quelle degli spettatori, creando una connessione e un’atmosfera unica, che lascia il segno in ognuno.”
La compagnia
Temperie è quel complesso di fenomeni peculiari o di avvenimenti che concorrono a caratterizzare uno specifico momento storico, politico, filosofico, culturale. Desideriamo che il nostro teatro, come luogo, come arte, come pratica, sia una “casa”, una “piazza coperta”, uno spazio in cui conoscere e conoscersi, in cui crescere e far crescere, in cui condividere. Affinché si realizzi questa condizione, ci dedichiamo senza risparmiarci con passione e professionalità alla realizzazione di spettacoli, formazione, progetti e servizi culturali.
In ognuna di queste declinazioni il teatro non si limita ad essere il terreno della nostra ricerca artistica, ma diventa anche un mezzo potente e prezioso, culturale e sociale per agire positivamente sulla comunità e il territorio che ci ospitano, riflettendo, come in uno specchio, l’immagine e l’essenza del nostro tempo. Tutto il nostro lavoro tende dunque a creare prospettive culturali agendo su dinamiche sociali, cerca di conciliare fruibilità dei linguaggi e qualità artistica, vuole raccontare la temperie che attraversiamo restituendone i paradigmi universali in cui ognuno si può specchiare. Una tensione continua, una ricerca interminabile che ci consente di mettere a dimora alcuni semi in ogni spettatore, in ogni allievo, in ogni utente che usufruisce dei servizi culturali proposti. E al caldo e con cura, con professionalità questi semi vengono fatti germogliare. Quei germogli daranno alla comunità i loro frutti e saranno: consapevolezza, apertura, rispetto della propria e altrui sensibilità, inclusione sociale, prevenzione, multiculturalità, appartenenza.
Teatro delle Temperie opera seguendo tre direttrici principali: la produzione di spettacoli; la promozione-organizzazione di rassegne ed eventi culturali; la didattica teatrale. Siamo costantemente impegnati in produzioni teatrali con una predilezione per la nuova drammaturgia, e un grande riguardo per le tematiche di rilevanza sociale e civile. La compagnia si impegna contemporaneamente sia nella produzione di spettacoli di prosa, che di teatro ragazzi; adottando soprattutto in quest’ultimo settore una predilezione per l’utilizzo di linguaggi misti, contaminati da elementi di teatro di figura e nouveau cirque.
Dal 2006 gestiamo, in convenzione con l’Amministrazione Comunale di Valsamoggia, il Teatro Calcara. La direzione artistica è a cura di Andrea Lupo, uno dei soci fondatori. Con il nostro programma di ospitalità, intendiamo proporre spettacoli di alto profilo qualitativo e un’offerta culturale differenziata al fine di accogliere le diverse necessità culturali della comunità e stimolare la curiosità e l’attenzione verso linguaggi teatrali contemporanei. La compagnia investe assiduo impegno nel settore della didattica teatrale, per adulti e bambini, quale strumento essenziale di diffusione della cultura ma anche di educazione, prevenzione e sensibilizzazione. Di anno in anno, viene consolidata e incrementata la collaborazione con gli Istituti scolastici del territorio, ai quali Teatro delle Temperie offre proposte sempre nuove sia in termini di spettacoli – stagione di matinée, che di laboratori teatrali.
Andrea Lupo: Attore, regista e autore, si diploma al corso europeo superiore di prosa nel 1995 presso la Scuola di Teatro di Bologna “Alessandra Galante Garrone”. Riceve diversi riconoscimenti e premi fra i quali la segnalazione come “miglior attore emergente” al premio Ubu 2000 per lo spettacolo Kvetch. Nel corso degli oltre vent’anni di carriera lavora sia nel cinema, che nella televisione e per la pubblicità. In teatro, come attore, con i principali registi italiani, tra i quali Lorenzo Salveti, Walter Pagliaro, Vittorio Franceschi, Sergio Maifredi, Tonino Conte, Nanni Garella, Luigi Gozzi, Alessandro D’Alatri. È autore, regista e drammaturgo di produzioni teatrali, cortometraggi e libri.
Dal 2006, con altri giovani artisti, dà vita alla compagnia Teatro delle Temperie di cui è direttore artistico e per la quale cura i progetti culturali, organizza e conduce corsi e laboratori di teatro, è regista, attore e autore.
Dal 2013 si avventura nella scrittura di libri illustrati per l’infanzia pubblicando una collana di quattro testi ai quali sono ispirati altrettanti spettacoli di teatro ragazzi.







